venerdì 29 maggio 2009

Verba volant....scripta manent???


E' già da un pò di tempo che mi ripromettevo di scrivere qualcosa e mi sono fatta distogliere da questo "nobile" proposito un pò per gli impegni, un pò per l'inerzia, ma soprattutto per l'indecisione relativa alla scelta dell'argomento.
Poi mi sono detta: libero e a tratti anarchico..c'è veramente bisogno che io scelga un argomento preciso e farci una dissertazione filosofica per questo blog? Ovviamente mi sono sentita ridicola,sovrastata da un intento eroico assolutamente fuori luogo e fuori dalle mie competenze.
La mia riflessione e la mia attenzione, oggi, è diretta alla lingua e a quanto possa essere condizionata dal parlato, dai mass media, dalla necessità della concentrazione del pensiero.
"tvtttbbbXS"...uhm..."x ke h c 6?" tipiche espressioni per concentrare in 160 caratteri ed in 15 centesimi un messaggio, un'informazione, una dedica.
"spero che vieni presto"...tipica espressione ottativa dove il congiuntivo è un optional, dettaglio assolutamente trascurabile per la comprensione dell'espressione.
Sarebbero infiniti gli esempi...e io mi sono chiesta: sono davvero importanti le norme che dovrebbero regolare la nostra lingua, oppure la semplificazione è davvero una legge del tempo?
Serve davvero seguire pedissequamente le regole elementari della grammatica, i tempi verbali, la punteggiatura esatta...oppure è giustificabile comunicare attraverso segni, abbreviazioni, omissioni, semplificazioni che non implicano la non comprensione del testo?
é più importante salvaguardare la dignità della nostra lingua, che ha una delle grammatiche più complete e una tradizione rispettabilissima, oppure rendersi conto che nulla è per sempre e che la codificazione è un'effimera giustificazione di precetti che prima o poi cambieranno?
Un'altra riflessione, più filosofica e, concedetemela, più romantica, è relativa alla differenza che può esserci tra una lettera scritta di proprio pugno e una e mail o un testo informatico.
Cosa vince: l'impeccabile schematicità, chiarezza, inflessibilità di caratteri monotonamente uguali oppure una grafia che scopre un pò di noi?un profumo che s'attacca al foglio? un'imprecisione che suggerisce un'emozione?
..una lettera mai data e, invece che formattata, dopo un pò di tempo ritrovarla in un cassetto e appiccicarvici un ricordo?
e voi cosa siete? conservatori o eclettici anomalisti del linguaggio?

Marianna Leuci

11 commenti:

  1. io penso eclettici si xò nelle sedi e cn i mezzi giusti...l'ultima frontiera sarà qnd si scriveranno documenti ufficiali cn qst tipo di linguaggio(una popolazione più ignorante in grammatica potrebbe favorire qst evoluzione...),certo ke l'italiano pur è psantiell a livello di regole quindi ogni tanto va bene dissacrare xò onestamente nn mi vedo a parlare nel futuro dicendo:"ok c ved dp,tt ok....."

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  2. Gigi Bove doppiosensista29 maggio 2009 alle ore 20:13

    L'ignoranza è una colpa, come dice l'immenso Vittorio Sgarbi. Però attenzione a non essere pedanti per le cose per il quale non serve. Io sono il primo che abbrevia qualsiasi cosa, xkè (agg abbreviat) si sa, il tempo è denaro sempre. Eppure credo di avere una buona conoscenza dell'italiano. E poi come dico sempre io, conoscere le lingue è molto importante, in tutti i sensi ahahahhaah

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  3. io sono per le parole abbreviate soli in casi eccezionali e per l'uso del congiuntivo. Preservare la nostra lingua, l'uso dell'italiano corretto è un nostro dovere. Per alcuni è un pregio saper usare entrambe le forme in corretto modo, per altri purtroppo le regole grammaticali sono un optional e questo è grave.
    Inoltre anche io preferisco cento volte di più ricevere un bigliettino scritto a mano, una mini lettera anche di quattro righe ad un banale sms, perchè è vero, dalla grafia, da un piccolo sussulto della mano si possono capire tante cose....possono traspirare emozioni...purtroppo siamo sempre meno a pensarla così....OMNIA MUTANTUR!!!

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  4. ops volevo dire trasparire...hahaha

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  5. e h sì Erica...i nostri biglietti per Splendida follia? ;)

    Gigi mi rendo conto che le Lingue hanno un certo fascino esplorativo e che l'oralità è il mezzo più diretto per condividere le proprie esperienze ;) ah!

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  6. Preservare la lingua italiana è una delle cose più giuste..sapersi esprimere e saper scrivere correttamente è quasi un dovere.Ogni tanto anche io,però, mi lascio persuadere da questi nuovi linguaggi e per risparmiare tempo abbrevio! Gigi sempre riferimenti piuttosto sobri..ahahaha..un saluto..brava Marianna
    Mariagiovanna

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  7. Mary per me esistono luoghi e luoghi,momenti e momenti:quando scriviamo un sms ad un amico è giusto usare formule abbreviate e familiari perchè il contesto è quello giusto,stessa cosa non vale se stiamo redigendo un documento pubblico.Tutte le forme del linguaggio vanno preservate in quanto patrimonio di quella stessa umanità che le ha create ma esse devono essere usate nei contesti stessi nelle quali sono nate.Ogni cosa risulta più belle se la vediamo e la utilizziamo nel suo ambiente più proprio,in questo modo si salva la biodiversità(anche linguistica)ma non si rischia di essere inadeguati:
    .Un abbraccio forte Marco

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  8. Cara Marianna, complimenti per il tuo articolo. Penso che le semplificazioni e le codifiche, un po' come accade per la lingua Inglese, siano utili per un verso, ma siano dannose per l' altro, dal momento che non permettono di estrinsecare tutte quelle meravigliose sfumature che solo una lingua bella e difficile ,come ad esempio proprio l' Italiano, sa dare; proprio come penso tu voglia far intendere con il tuo scrivere. Brava
    Fabio Garuti

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  9. Grazie mariagiovà..anche io la penso come te.
    Marco è vero che ci sono luoghi e luoghi..momenti e momenti...ma non tutti riescono a stabilire questo limite e, purtroppo, le abbreviazioni condizionano anche gli altri tipi di comunicazione, oltre quello strettamente informale tra amici. ( io ricordo persone che nei compiti in classe scrivevano "x" al posto di "per" e "qst" al posto di "questo".
    Sono abbreviazioni che uso spessissimo anche io, a volte chi legge non mi capisce neppure... il mio intervento nn voleva essere una critica purista..ma una constatazione che tutto cambia, anche la lingua.
    Grazie signor Fabio!era esattamente questo il mio piccolo scopo..ricordare che abbiamo una lingua bellissima, variegata e che costituisce, senz'altro, un nostro vanto.

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  10. Io sono una di quelle persone che abbrevia il meno possibile...mi limito al "nn" o al "xk" di solito...può scapparci un "dp" o "qst" ma più di rado perchè ritengo che le parole scritte per esteso abbiano tutto un altro valore! Credo che l'italiano sia da conoscere assolutamente anche perchè una lingua con una così grande varietà di suoni permette di esprimere molto meglio ogni cosa che vogliamo... è difficile, è vero, ma è necessaria!!! Credo che quando diventerò una prof sarò molto severa sulla grammatica perchè molti insegnanti con me non lo sono stati e ancora oggi vado a sfogliare qualche libro per risolvere dei dubbi in materia...e ciò mi fa sentire davvero ignorante!!!
    Tra etere e carta poi...decisamente CARTA!!! che sia post it o lettera, sono famosa tra gli amici, specie quelli più stretti, perchè lascio sempre sorpresine del genere!!!

    ...di notte poi sento tutte le bestemmie degli alberi.......hahaha

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  11. ah ragà ma che significa T.A.D.B.??? cioè...la mia cuginetta mi ha spiegato (perchè in materia sono ignorante) che significa Ti Amo Di Bene... ma.... è normale rovinare così l'italiano o so io la stupida????

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