giovedì 7 maggio 2009

MOMENTI CHE AVREBBERO POTUTO ESSERE BELLI E NON LO SONO STATI...perché... IL CUORE HA PAURA DI SOFFRIRE...

Come già annunciatovi alla presentazione del nostro libero blog, molto spesso faremo parlare voci esterne, ospiti che vogliono lasciare semplicemente un segno nel nostro spazio oppure come quest'oggi collaboratori esterni che molto spesso vedrete assumere il ruolo di protagonisti al nostro posto per raccontare e raccontarsi. La collaboratrice di oggi, si chiama Caterina Navarro, ahimè è mia sorella, lei prenderà spunto da un famoso libro di Coelho per raccontare le insicurezze e le paure dell'umana specie, in relazione alle sue esperienze vissute: Buona Lettura!



Noi, i cuori, siamo terrorizzati al solo pensiero di amori che sono finiti per sempre, di momenti che avrebbero potuto essere belli e non lo sono stati, di tesori che avrebbero potuto essere scoperti e sono rimasti per sempre nascosti nella sabbia. Perché, quando ciò accade, noi ne soffriamo intensamente."
"Il mio cuore ha paura di soffrire," disse il ragazzo all'Alchimista, una sera in cui guardavano il cielo senza luna.
"Digli che la paura di soffrire è assai peggiore della stessa sofferenza. E che nessun cuore ha mai provato sofferenza quando ha seguito i propri sogni ...”

Da L'alchimista di Paolo Coelho

...qui non si tratta solo di amori che potrebbero nascere, qui si tratta della vita che ognuno di noi cerca di vivere al meglio...delle azioni che compiamo ogni giorno e soprattutto di quelle che non compiamo perché preferiamo tenere nascosti i nostri desideri sotto la sabbia, perché non abbiamo il coraggio di scavalcare delle regole, perché siamo vittime artefici di quel mondo piccolo e barbaro che limita il nostro campo visivo...Ma sappiamo che c'è comunque un angolo cieco? Sappiamo che nella nostra orbita visiva c'è un punto impossibile da vedere? Beh...c'è sempre qualcosa che ci sfugge, un punto di vista che non avevamo considerato...e allora perché mettere la nostra vita al centro di una recinzione e non scoprire cosa c'è “al di là da quella”??? perché non porsi mai domande sui vari punti di vista differenti che ci possono essere? Perché essere traboccanti di pregiudizi sulle azioni altrui??? Tutto ciò secondo me deriva anche un dall'ignoranza, dal fatto che ci sono persone nate già seguendo delle regole e non si sono mai chieste “perché?” oppure “e se facessi in quest'altro modo?”... non si tratterebbe di incoerenza, perché seguire i propri principi non implica che non riusciamo a vedere il mondo sotto una luce più colorata! Credo che la cultura sia un punto di partenza per questo nuovo mondo di scoperte, credo che la cultura aiuti anche a conoscere meglio i vari punti di vista prima che il cuore si tuffi in qualcosa di sconosciuto, cosi che la paura sia minore, credo che la cultura sia la chiave d'accesso alle relazioni umane che costituiscono l'antitesi della sofferenza...

...ma questo è solo il mio piccolo punto di vista attuale...




2 commenti:

  1. Scavalcare quella recinzione non è facile, purtroppo la paura di intraprendere un sentiero a noi sconosciuto ci paralizza, ci impedisce di scegliere anzi addirittura sceglie per noi..
    Dobbiamo metterci in testa che sperimentare, osare, conoscere cose lontane dal nostro modo di essere possono renderci delle persone certamente diverse ma non per forza peggiori.
    Concludo il commento citando Robert Frost
    "Due strade trovai nel bosco ed io scelsi quella meno battuta per questo sono diverso"

    F.D.

    RispondiElimina
  2. Sai io penso che nella vita, ognuno di noi si costruisca il proprio percorso..il punto è che durante questo cammino si aggiungono sempre delle novità,che a volte hai la possibilità d cogliere, altre volte non puoi perchè cerchi di mantenere il bagaglio precedente. Sarà anche vero che nella vita bisogna osare, ma non penso che valga sempre . Bisogna capire quando è il momento oppure no.Per questo non si scavalca facilmente "quella recinzione". Questo è solo un mio modesto parere...baci Erica!

    RispondiElimina