mercoledì 13 maggio 2009

L’impresa più speciale è di vivere normale



L’altro giorno ascoltavo una canzone e a queste parole mi sono fermato; ho pensato alla vita, agli impegni, alle occupazioni quotidiane e mi sono chiesto se usiamo correttamente il tempo che, ogni giorno, abbiamo a disposizione. A volte ruotiamo come trottole impazzite in una girandola di cose da fare senza chiederci se quello che stiamo facendo sia davvero quello che avremmo voluto per noi; guardiamo spesso troppo spesso al futuro senza curarci del presente,di quello che abbiamo intorno, senza capire che la vita è ciò che ci accade mentre facciamo progetti per il futuro. “VITA SI UTI SCIAS LONGA EST”(la vita se sai usarla è lunga) diceva il grande filosofo latino Seneca dall’alto della sua stoica saggezza e per viverla a pieno è necessario liberarsi dall’ansia del domani e vivere più liberamente sogni,desideri,aspirazioni. Allora mi sono chiesto come sarebbe stato possibile vivere in maniera normale come diceva quella canzone e ho capito che la normalità è dentro di noi, nascosta da una coltre di paure; vivere in maniera normale vuol dire spogliarsi da tutto ciò che ci costringe a non fare ciò che vorremmo in vista di una chimerica pseudo felicità futura.

Vivere normale vuol dire fare ciò che ci rende felici senza correre verso il domani, lottando ma senza l’ansia di abbandonare il presente.


M.G.


15 commenti:

  1. Marco, complimenti, sempre articoli che sposo alla grande...secondo me sai cosa significa godersi la vita??? VIVERLA
    A 360°..e sai come? Gioiendo di ogni attimo, affrontando tutto con il sorriso, circondandoci di persone che ci rendano felice, guardandoci intorno con occhi fiduciosi, perchè non necessariamente il domani che arriverà sarà triste. Io sono un amante della vita, e forse potrai anche averlo notato, niente m affligge, nulla mi distrugge, tutto mi fortifica!!!Non sarò Seneca ma io la ricetta della lunga vita,per me spero di averla trovata.Tu chiamala se vuoi,NORMALITA'....;-) Baci ERICA!!!

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  2. ...propongo un plauso rumoroso per Marco, che fino adesso si è dimostrato un impeccabile maestro di retorica. Ma siccome a me la retorica non piace, preferisco di gran lunga la praticità e la concisione, vorrei sapere da te quali sono le idee per le quali bisogna lottare? Quali sono le idee da difendere? Quali momenti della nostra vita che vale la pena vivere(respirare)?
    un tuo affezionato lettore...
    P.N.

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  3. siamo contenti di esserci svegliati stamattina e di poter guardare cio' che ci circonda ? Certamente no, presi dal turbinio della vita quotidiana. Ma proviamo a pensare , ad esempio, alla condizione di un non - vedente; cos' e' per quest' ultimo una vita normale ?
    Saluti da uno studente di lettere mancato

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  4. ..riguardo il concetto di retorica che avete perfettamente illustrato nel commento precedente, è proprio a quello che mi riferivo, cioè dire, parlare di cose ovvie(aria fritta appunto), visto che nessuno di noi può essere in disaccordo con quello che ha detto marco, però conoscendo lui e le sue capacità di scrittore nei prossimi interventi mi aspetto qualcosa che si avvicini di più alla vita reale della gente, o magari di dare un senso più pratico ai suoi interventi. Avendo letto un bellissimo articolo scritto da lui per il suo giornale, so che nessuno meglio di lui può farlo.

    Spero di essere stato capito soprattutto dall'autore :)
    P.N.

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  5. Ragazzi state andando letteralmente fuori tema;io non faccio retorica nè parlo di aria fritta,ora vispiego.Quando parlo della libertà di esprimere le proprie idee(vedi articolo precedente)o della necessità di vivere normalmente,non posso scendere nei dettagli di quali idee si debbano esprimere o di come si debba vivere altrimenti tradirei la natura stessa del mio intervento.Io parlo di concetti astratti che ognuno deve poi trasformare in praticità nella vita di ogni giorno fare il contrario sarebbe un'errore mortale.Mettiamo che io dica cosa si debba fare per vivere normalmente come potrà chi verte in condizioni diverse dalle mie(un non vedente per esempio)metterlo in pratica?Per ognuno la normalità sarà diversa in relazione alla propria vita;voi parlate di realtà,ma essa non è unica è piuttosto come una lente dalla quale ognuno potrà guardare rendendola propria perchè la guarda con gli occhi propri.Dunque pensare che si parli di aria fritta è errato si dovrebbe pensare alla grande opportunità che temi come la libertà offrono,ovvero la possibilità di partire da qualcosa di generale per capire cosa in realtà si pensi davvero.A tutti un saluto Marco

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  6. Penso che poche persone sappiano usare bene la vita..io sono la prima a non saperla usare..hai ragione quando dici che sembriamo trottole impazzite..ero alla stazione di Roma e seduta mi sono fermata ad osservare le persone..tutti che corrono..chi per lavoro..chi per prendere un treno..chi per incontrare una persona amata..eppure nessuno si ferma..le lancette dell'orologio continuano a correre..il tempo è tiranno..non ha pietà di nessuno..eppure nessuno sembra accorgersene..la felicità è nel presente? Ma quante persone lo capiscono davvero? Io penso che tutti cercano costantemente un modo per essere felici..ci riescono?
    Mi piace utilizzare una frase di Oscar Wilde:
    "Vivere è la cosa più rara al mondo.
    La maggior parte della gente esiste, e nulla più".
    Anche il treno si muove..sta per lasciare la stazione come tutte le persone che continuavo ad osservare..baci Mariagiovanna

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  7. Bisogna usare il tempo, in funzione a ciò ke si vuole fare della propria vita...non si può fare retorica della vita...gli stoici non hanno vissuto x porsi troppi interrogativi, hanno gettato la loro vita cercando di capire che senso avesse...la vita va colta nelle emozioni, non nella freddezza di una riflessione fine a sè stessa...cercate di far parte del mondo, emozionatevi, cercate di essere felici, solo così la vita avrà un senso. Luigi Bove

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  8. Sicuramente vivere giorno per giorno sarebbe la cosa più intelligente da fare, godendosi quello che si ha e non contemplando continuamente quello che invece si vorrebbe avere, inseguendo disperatamente chissà cosa.
    Ma del resto noi giovani siamo sempre diretti verso la ricerca di quell' ignoto che tanto desideriamo e in cui cerchiamo la tanto sospirata felicità: i sogni, le speranze, le attese, i progetti...in una sola parola, il futuro.
    A questa età ci piace tanto vivere aspettando il domani, un domani che nella nostra mente ricamiamo perfettamente, ci piace immaginarlo, costruirlo a nostro piacimento e a volte, incantati, ci perdiamo disegnando il nostro futuro.
    Certo, quello che dici tu Marco, è saggio, il presente deve essere comunque vissuto a pieno, come diceva qualcuno "il futuro è ora", è giustissimo, godersi tutti i momenti, vivere adesso!.
    Ma diciamoci la verità, quante volte ci guardiamo attorno ma quello che ci si presenta dinanzi non ci basta, lottiamo per qualcosa di migliore, di più bello, non ci accontentiamo perchè non ci piace farlo, ma vogliamo sempre di più. Vogliamo arrivare in cima alla montagna, non ci basta partecipare, vogliamo vincere, essere protaginisti. Ci proiettiamo oltre con la fantasia.
    Del resto è anche giusto cosi', la nostra generazione ha tempo per crescere. Intanto sognamo ad occhi aperti un altro pò, fin quando possiamo, fin quando arriverà inevitabilmente il momento in cui passeremo dalla parte dei "grandi".

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  9. se era riferito a me..sicuramente non ho scritto x fare retorica..era solo un'opinione e riflessione..e credimi nn è fredda..ciao..mariagiovanna

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  10. Concordo con Michela sull'accontentarsi, nessuno lo fa ed è un bene che sia così, è un bene spingersi oltre i propri limiti. Appunto x questo volevo aggiungere che forse parlare di vivere normale non è esatto perchè la vita normale è una vita consuetudinaria, conforme alla norma e che non contempla stravaganze e atteggiamenti anticonformisti...ma in un mondo dove tutti quelli che nascono sono indirizzati alla vita normale dipinta come: studiare, lavorare, sposarsi, fare i figli e invecchiare in una casa in campagna circondati da nipoti, senza la possibilità di vedere un altro tipo di vita perchè la mulino bianco detta legge su come raggiungere la felicità, io mi chiedo se per vivere felice magari sia necessiario l'anticonformismo!
    Purtroppo ognuno ha la sua normalità che è spesso in prima linea nel giudicare quella degli altri...e a questo punto la cara normalità non esiste più, nel 2009 finalmente abbiamo raggiunto la consapevolezza che esistono altri tipi di vite felici alle quali tendere, esistono tanti atteggiamenti che possono condurre a tante felicità differenti.
    ...che ognuno faccia la propria scelta...

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  11. sono sostanzialmente d' accordo con Caterina, anche se penso che normalita' voglia dire sapersi accontentare di una vita basata sul rispetto degli altri, su una coerenza di scelte e sulla propria coscienza, che resta sempre il piu' inflessibile dei giudici.Tutto molto difficile, ma bisogna provarci per essere non dico felici, ma almeno sereni.Fabio

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  12. si è vero, avevo dimenticato questo punto. credo che quando una persona riesca ad avere sempre un comportamento corretto ed in più faccia anche del bene la felicità venga di conseguenza...almeno a me succede così!!!

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  13. VIVERE NORMALE ? Sapersi accontentare, ragionare con la propria testa, saper decidere e soprattutto saper perdere e riconoscere i propri errori con umilta'. L' umilta' e' la forza dei piu' grandi, l' arroganza e' la forza dei deboli e dei vinti.Firmato FaGa 61

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  14. Godersi la vita ? Vuol dire amarla in tutte le sue manifestazioni.
    Complimenti per il garbo con cui ti poni
    Lucy

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  15. Sapete cosa Vi dico ? Vivere normale ? Per vivere normale bisogna avere dei dubbi, porsi delle domande, chiedersi il perche' delle cose. Se incontrate qualcuno che non ha dubbi, che e' sempre sicuro, che non ha mai incertezze e che non si pone mai domande state tranquilli : NON HA CAPITO UN TUBO DELLA VITA.
    FABIO 61

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