mercoledì 20 maggio 2009

"Amor che nullo amato amar perdona"


L’amore è un sentimento utilizzato spessissimo nella letteratura, sul quale sono incentrate moltissime pagine della storia umana, artistica e non ….. La frase che ho utilizzato come intestazione è tratta dall’inferno dantesco precisamente dal quinto canto incentrato proprio sull’amore tra Paolo e Francesca, vittime di una passione turbinosa e illegittima. L’amore viene cantato come follia, come motivo di vita, come mezzo per ingentilire gli animi rozzi e anche come sentimento puro e senza macchia. Per quest’ultimo esempio mi viene in mente l’Ermengarda manzoniana dell’Adelchi dominata da un amore puro e limpido nei confronti di Carlo Magno. Molti altri esempi di amore si potrebbero citare ma ciò che a me interessa è l’amore come sentimento,come legame ultraterreno che unisce indissolubilmente due anime in un,unico,mistico afflato. Mi viene in mente una storia che molti conosceranno, riportata nel simposio di Platone e riguardante l’anima gemella. Un tempo,si dice,gli uomini erano legati insieme l’uno all’altro in totale armonia e perfezione;un giorno Zeus,il padre degli dei,per invidia li divise togliendo loro quella perfezione che prima potevano vantare. Da quel giorno, si dice, che ogni uomo abbia cominciato a cercare disperatamente la propria metà per tornare ad essere completo;oltre 2000 anni fa è stata così riassunta perfettamente l’essenza dell’amore, una ricerca infinita di un attimo di completezza.

M.G.

14 commenti:

  1. Ciao Marco..hai toccato un argomento che ha scosso la mente di molti letterati..filosofi..hai racchiuso bene il significato di anni di studio su questo argomento..argomento ampio..complesso..e perchè no misterioso..che accomuna tutti..
    Mi è piaciuto!ciao
    mariagiovanna

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  2. Marco il pensiero di Platone mi è sempre piaciuto, è una cosa fantastica poter credere che in qualche luogo lontano nel mondo o forse vicino ci sia un'altra parte di noi. Fondamentalmente è una cosa molto romantica, anke se per me , l'anima gemella non è necessariamente la persona con cui si dividerà il resto della vita......!!!
    Complimenti ancora una volta ottimo articolo!!!

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  3. Grazie ragazze troppo buone sono felice che vi sia piaciuto il mio intervento;è bello sapere che quando scrivi qualcuno capisce ciò che dici e magari condivide con te certe idee.Un abbraccio forte Marco

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  4. Dedicare un intervento all'amore può essere un pensiero carino, ma fossi stato in te ne avrei parlato in modo meno accademico e più disilluso. L'amore, se davvero esiste e non è solo una forzatura della psiche umana, non è solo fatto di storielle di sentimenti assoluti e dolci metà. L'essere umano è molto più materialista e selvaggio di quanto egli, per giustificare i suoi istinti, dice.
    Ma non è così strana questa cosa per me, mi sento un disilluso ma non smetterò mai di cercare la felicità con le donne. Un saluto fratè

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  5. intervento interessante....la letteratura ha esaltato qst sentimento(io x es. ho studiato cn molto piacere Catullo e Leopardi al di là degli autori citati da Marco) xò a volte l'ha rovinato pure.....mi riferisco sopratutto al fatto ke ci sn stati troppi imitatori(volenti e nolenti)di Petrarca ke hanno usato sempre gli stessi topoi;cm quello dei capei d'oro della donna amata(cm se le donne dei poeti fossero tutte barbie).nn ho nulla contro le bionde(ke Dio ce le conservi sempre)xò preferisco la spontaneità alle cose artefatte...Bella bròò

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  6. Se tu parli dello stesso amore di cui parlo io bè io credo che il materialismo nn esiste nè tantomeno la disillusione.Non esiste poi secondo mè un modus scribendi accademico ed uno non accademico;esistono temi e temi,persone e persone,argomenti e argomenti.Parlare poi sempre del male o delle negatività del mondo non credi sia eccessivo io un mondo già troppo poco avvezzo alla speranza?ciao Gigi un abbraccio forte Marco

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  7. Ma dei sentimenti parlo anche io...ho scritto anche poesie romantiche...abbiamo modi diversi di parlarne perchè tu parli degli esempi storici, io solo di mie sensazioni. Il discorso sul materialismo è impossibile non farlo, le relazioni sono troppo basate sulla fisicità per oscurare questa cosa, almeno per me...Un abbraccio compà

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  8. io faccio parte della categoria dei disillusi, ma come gigi, non smetterò mai di cercare il vero amore, ammesso che esista. Visto che nn l'ho ancora trovato, a mio avviso sono la persona meno adatta a spiegare che cos'è questo grande sentimento. Però mi permetto di dire una cosa, vabene i classici, che dio li conservi sempre con cura, perchè forse, se non avessero scritto loro a quest'ora forse non potremmo scrivere neanche noi. Però dopo di loro ci sono stati tanti altri poeti, io per esempio adoro scrittori contemporanei come Alda Merini, Attilio Bertolucci, Michel Santhers, sono loro che mi hanno fatto provare qualche emozione sfogliando le pagine delle loro raccolte, non certo Dante o Petrarca. Quello che voglio dire è che, come tutte le cose, secondo me, anche un sentimento può evolversi col tempo, ad esempio può essere descritto con diverso linguaggio, con diversi argomenti e artifizi.
    Perchè per descrivere un sentimento, un emozione, una sensazione andiamo sempre a spolverare sempre i vecchi classici?
    io non ne sento il bisogno.
    P.N.

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  9. anche io penso la stessa cosa di pasquale..sono una grande lettrice di autori contemporanei..più che poesie io amo leggere storie però l'idea è quella..sicuramente per esprimere un sentimento penso serva soprattutto quello che c'è dentro ognuno..e poi manifestarla cone meglio crediamo..Marco però ha una grande passione per la letteratura(almeno deduco da ciò che scrive) e forse si trova a suo agio in queste parole ancora legate ai vecchi classici che ci portano in un dolce passato..altri preferiscono usare toni + moderni ma il concetto alla fine è quello..
    Per quanto riguarda il vero amore..bhè..cercherò di essere oggettiva..io penso che esistano tanti sentimenti che ci fanno emozionare..e ci fanno tornare anche un pò bambini..l'amore è uno di questi..quello vero potrà anche non esistere ma ragazzi ogni tanto lasciamoci andare..amiamo e stop..senza pensare troppo se durerà oppure no..in quel momento l'abbiamo ed è quello che conta..le occasioni si colgono al volo..poi quello che sarà si vedrà..Un saluto!
    Mariagiovanna

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  10. sn d'accordo in parte cn quello ke dice Pasquale,perkè penso ke nn si deve fare l'errore di ignorare vertici ke nn saranno più raggiunti dalla letteratura(x fare un esempio l'odi et amo catulliano),altra cosa invece è nn esprimersi più proprio xkè spaventati da ciò ke è stato fatto dai grandi del passato o citarli continuamente nn xkè sentiti ma sl x fare sfoggio di cultura(naturalmente Marco parte dai classici perkè li sente vivi)....
    ricordiamo infatti ke oggi ci sn morti-viventi e troppi viventi-morti...

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  11. sossio come sempre perfetto nei suoi interventi.Io parto dai classici perchè penso che noi abbiamo scoperto pochissimo e perchè li sento vicini proprio come ha detto il mio caro amico.DEtto ciò è giusto che ognunoparta da dove vuole l'importante è arrivare a ciò che sente più vicino a se.Vi ringrazio per aver letto e commentato con tanta precisine il mio intervento a tutti grazie;Marco garuti

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  12. Parlando di Amore con la A maiuscola, credo si deva fare un distinguo fra vari tipi di amore, al fine di non confondere le cose; amore per un figlio, amore per un amico, amore per un animale ( perche' no ? )eccetera, e poi amore per un uomo o per una donna. Mai essere disillusi : dare e ricevere amore e' cio' che ci rende esseri umani, e tenete presente che e' IMPOSSIBILE dire : " da oggi non amo piu' perche' non ci credo " ! Ah se si potessero comandare i sentimenti come si fa con le braccia, con le gambe o con i sensi !!!!!!!!!!!!
    F.G.

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  13. Il mito narrato da Aristofane nel "Simposio" di Platone mi ha sempre affascinato...l'idea che la perfezione risieda nell'unità dell'uomo e della donna e che questa armonia perfetta faccia temere anche la divinità giustifica l'inspiegabile impulso che spinge i due sessi ad unirsi. L'amore di Ermengarda mi fa pensare alla sofferenza, al patimento..al ripudio..più che alla purezza di un sentimento ancora giovane. Anche a me, parlando di amore, è subito venuto in mente Catullo..e con Catullo Saffo..e con Saffo Leopardi...poi ho pensato a Neruda, a Montale...poi ho pensato a me, a noi...
    non c'è letteratura che tenga..non c'è epoca immune da questa malattia..non c'è espressione più autentica di quella dei sentimenti.
    ..che sia l'armonia platonica, la purezza manzoniana, lo scuotimento saffico..il disincanto e la paura di Catullo...la dolcezza e la passionalità di neruda...o i nostri pensieri, le nostre sensazioni, le nostre emozioni, la nostra pelle e quella chimica irresistibile...l'amore resta l'esperienza dei limiti dell'uomo, la continua tensione a ritrovare quella metà che ci fa sentire meno frustrati...che sia un uomo, che sia una donna, che sia un cane, che sia una passione.
    Bravo marco :*

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  14. Essere disillusi non vuol dire non voler amare più e non credere nell'amore non vuol dire non provare più affetto.

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