giovedì 18 giugno 2009

“A tavola perdonerei chiunque, anche i miei parenti." ( Oscar Wilde)


Salve ragazzi,

fino ad ora si è parlato di tutto: politica, letteratura, viaggi, fotografia, Silvio, religione ma abbiamo dimenticato una delle cose più piacevoli al mondo ossia il Cibo!!!!!! Fin dall’antichità, dove spesso era consumato in solitudine, alla modernità dove giunge con gusto sulle nostre tavole, il cibo è qualcosa che accomuna tutti gli esseri umani. L'uomo primitivo, essenzialmente un raccoglitore e mero cacciatore, considerava il cibo un mezzo per tirare avanti, senza arricchirlo con particolari importanti come la cottura e l'uso dei condimenti e dei grassi che daranno poi vita alla Gastronomia e diventerà uno status symbol per i privilegiati. Ma sorge spontanea una domanda, a chi non piace coccolarsi con qualcosa da mettere nello stomaco??? Vi lascio con delle parole di Massimo Montanari “il cibo da elemento della natura diventa elemento della cultura in quanto inventa e trasforma il mondo, è cultura quando si produce perché l'uomo ambisce a creare il proprio, è cultura quando si prepara perché una volta acquisiti i prodotti base della sua alimentazione l'uomo li trasforma mediante la sua tecnologia, il cibo è cultura quando si consuma perché l'uomo lo sceglie con criteri legati sia alla dimensione nutrizionale, sia a valori simbolici". Ecco, in questo mio articolo vi proporrò una ricetta dal mondo proprio per imparare ad adattare il nostro palato a pietanze diverse dalle nostre! Potete cimentarvi a cucinarla e poi mi fate sapere!!! Buon divertimento
Colmi di miele zucchero, ripieni di frutta secca, imbevuti di sciroppi, profumati con spezie e acqua di fiori d’arancio, i dessert della cucina mediorientale sono ottimi da servire a tutte le ore accompagnati da thè alla menta magari sotto il cielo al tramonto di Marrakech...

GHOTAAB

Ingredienti:
2 uova di media misura
100 g di yogurt naturale
150 g di farina
1 cucchiaio da tè di lievito di birra secco
100 g di olio d’arachide
250 g di mandorle
150 g di zucchero
1 cucchiaio di cardamomo in polvere
olio per friggere

Mettete in una ciotola i tuorli, il lievito, l’olio e lo yogurt e mescolate bene il tutto. Unite la farina poco alla volta e lavorate bene il composto, quindi lasciatelo riposare per 1 o 2 ore. Nel frattempo tritate le mandorle grossolanamente e mescolatele allo zucchero e al cardamomo. Infarinate la spianatoia, quindi ricavate dall’impasto delle palline poco più grandi di un mandarino – insomma, non troppo piccole! Utilizzando il matterello, schiacciate tutte le palline e tiratele fino ad ottenere delle sfoglie.Ricavate dalle sfoglie tanti piccoli cerchi servendovi di un bicchiere di media misura. Mettete una grossa padella sul fuoco e cominciate a far scaldare l’olio che vi servirà per friggere. Mettete un po’ di ripieno al centro di ogni cerchietto, quindi sollevate i bordi e chiudete i dolcetti premendo bene la pasta. Friggete e scolate su della carta assorbente – le ‘frittelle’ devono risultare ben dorate – Passate i ghotaab nello zucchero e servite


Mariagiovanna Gallo

9 commenti:

  1. ..ho tanta aquolina in bocca e poca voglia di fare.. :)

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  2. P.N. ho così tanta fame che ho dimenticato di mettere il nome..

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  3. lo so che ho dimenticato il nome..grazie pasquale..ahahahahahahaha..
    mariagiovanna

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  4. non poteva mancare un tuo articolo sul cibo da esperta che sei!ihih agnese

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  5. grazie agnese..ovvio..io sono una buongustaia..il cibo è l'ottimismo della vita..ahahahahahahaha....
    mariagiovanna

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  6. eh si..ottimo anche quello.le pietanze si devono assaggiare tutte per la felicità del palato!!!!!!!!!!!! olè..iuppiiiii...
    mariagiovanna

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  7. siiiiiiiiiiii...ma io sono + brava della Parodi a cucinà..ahahahaha..ciauu
    mariagiovanna

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